Eccedenze e recupero

Una esperienza di recupero delle eccedenze alimentari
A cura di Massimiliano Monterosso (Re.T.E. Solida, Padova)

Nel nostro paese si produce “troppo” e si spreca ancora di più
I dati Last Minute Market hanno registrato che nel 2012 il 2,47% della produzione agricola è rimasto in campo, l’equivalente di 12.466.034 quintali di prodotto agricolo, mentre nell’industria agroalimentare lo spreco ammonta al 2,6%, per un totale di circa 2.036.430 tonnellate di prodotti alimentari.
Nella distribuzione non va molto meglio: nei centri agroalimentari all’ingrosso ogni anno una percentuale che varia dall’1 all’1,2% viene gestita come rifiuto (circa 118.317 t), mentre il canale distributivo perde 270.776 tonnellate.

Re.T.E. Solida è il progetto di solidarietà nato:

  •  –  per aprire nuovi circuiti di solidarietà come valore fondamentale di sviluppo sociale e civile.
  •  –  per sostenere l’assistenza e favorire il processo di inclusione sociale.
  •  – per organizzare interventi innovativi ed integrare quelli esistenti in una rete territoriale dei servizi di sostegno.

Il nome delinea già la mission del progetto e le sue linee guida:
Re. è la rete, in quanto solo con un coordinamento di più realtà che si mettono assieme è possibile ottenere risultati apprezzabili e riuscire ad intervenire su più ambiti in modo efficace.
T. è il territorio dove si interviene, con le sue fragilità ma anche le potenzialità di sviluppo. L’attenzione al territorio significa avere lo sguardo alle realtà locali, ai bisogni delle varie comunità e dei vari enti che in esso operano.
E. è l’economia, il mercato profit che oggi ha la possibilità di trasformare inefficienze e sprechi in risorse sociali
Solida è la destinazione solidale dei beni recuperati, per una più equa distribuzione delle risorse, ma anche l’iniziativa che vuole essere strutturale, non sporadica, e garantire continuità agli interventi messi in atto.

Le azioni del progetto

Recupero pasti cotti

Dal 2009 si sono sperimentate azioni di recupero dei pasti cotti e non consumati nelle scuole, mettendo a regime alcuni istituti di Padova e provincia. Sono allo studio implementazioni anche con mense aziendali e universitarie.

Il recupero del pasto cotto è complesso per le particolari condizioni sanitarie da tener presente, e deve essere monitorato e gestito con cautela.

Oggi vengono recuperati oltre 10 tonnellate di cibo all’anno, per circa 40 pasti al giorno.

Recupero invenduto grande distribuzione

Nel 2014 si è avviato il recupero dalla grande distribuzione, con il coinvolgimento di punti vendita nelle provincie di Padova e Rovigo. Vengono recuperati prodotti fallati, merce in scadenza o cosmeticamente non commerciabile, e destinati a realtà locali del terzo settore. La stima, molto prudenziale, è di un recupero annuo di oltre 100.000€ di prodotti, per oltre 16 tonnellate. Sono stati recuperati anche 9 quintali di prodotti non alimentari (prodotti per igiene personale, detersivi, etc), per un valore di circa 9000€.

Recupero organizzazioni produttori agricoli

Negli ultimi mesi del 2014 Re.T.E. Solida ha iniziato i recuperi dalle organizzazioni dei produttori agricoli, che, con il contributo UE, possono destinare le eccedenze di produzione a realtà no-profit di utilità sociale. In questo caso le donazioni consistono di grossi carichi mono prodotto ortofrutta (circa 200 quintali alla volta), di ottima qualità, che vengono tolti dal mercato. Per riuscire a smaltire tali quantitativi è essenziale disporre di una rete estesa di beneficiari. Per la fine del 2014 sono state recuperate circa 125 tonnellate di frutta alla settimana.

Sensibilizzazione nelle scuole

Il progetto mira non solo a riutilizzare lo spreco, ma a cercare di abbatterlo ove possibile. Per questo è essenziale lavorare anche sull’ambito della formazione dei consumatori. Per questo è stato avviato un laboratorio di “stop motion” nelle scuole, in cui i ragazzi, con modalità creative ed espressive, possano affrontare i temi dello spreco.

Re.T.E Solida è promosso dalle Acli Provinciali di Padova e Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di Comune di Padova, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Prefettura di Padova, Caritas Diocesana di Padova e altri Enti pubblici e del privato sociale

Re.T.E. Solid.A

Re.T.E. Solid.A. è il progetto di solidarietà promosso dalle Acli Provinciali di Padova e Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di Comune di Padova, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Prefettura di Padova, Caritas Diocesana di Padova e altri Enti pubblici e del privato sociale

  • Per aprire un nuovo circuito di solidarietà come valore fondamentale di sviluppo sociale e civile.
  • Per sostenere l’assistenza e favorire il processo di inclusione sociale.
  • Per organizzare interventi innovativi ed integrare quelli esistenti in una rete territoriale dei servizi di sostegno.


Dopo le sperimentazioni sul recupero dei pasti non distribuiti dalle mense scolastiche comunali, e dei Gruppi d’acquisto solidale delle Acli di Padova e di Rovigo, il progetto Re.T.E. Solid.A. si allarga oggi ad una razionalizzazione complessiva delle iniziative di solidarietà ed alla ottimizzazione delle attività di recupero, a favore della eliminazione degli sprechi fisiologici della distribuzione commerciale.


Re.T.E. Solid.A. è un progetto per valorizzazione e coordinare relazioni sul territorio in grado di favorire i contatti diretti tra economia profit (grande distribuzione, imprese, produzione) e associazioni ed enti non profit che operano nel sociale. Il punto di riferimento e informazione tra chi è costretto a eliminare prodotti ancora utili e chi invece può riutilizzarli.
Grazie anche alle competenze maturate a Bologna con Last Minute Market, e a Verona con le Acli Provinciali, Padova e Rovigo Re.T.E. Solid.A. è un circuito che riguarda non solo la grande distribuzione e la raccolta di alimentari, ma si estende anche ai farmaci e ai libri destinati al macero.
Re.T.E. Solid.A. sostiene e coordina GAS, i gruppi di acquisto che diffondono nel territorio buone pratiche di acquisto e sostengono un circuito economico di piccoli produttori locali.
Con Re.T.E. Solid.A. le Acli mettono a disposizione della comunità locale tutta l’esperienza associativa maturata negli anni, affiancando all’azione sociale una rete di servizi, come risposta di solidarietà e di giustizia ai bisogni concreti e mutevoli del territorio, servizi di origine non lucrativa e svolti anche grazie all’apporto di tanti volontari.


Nel nostro paese si produce troppo (e si spreca ancora di più)
Addirittura il 3% dell’intero Pil nazionale, in totale nel settore si perdono 3,7 miliardi in sprechi all’anno. I 600 ipermercati italiani gettano via 250 chili di cibo al giorno solo per motivi estetici, una mole di alimenti che potrebbe sfamare ogni anno 636.000 persone per un valore di oltre 928 milioni. Solo per gestire come rifiuti la carne inutilizzata vengono sprecati 105 milioni di metri cubi di acqua e 8.000 ettari, con emissioni di anidride carbonica per 9,5 milioni di tonnellate.


Il recupero dei prodotti alimentari

La prima sperimentazione, durata due anni, ha permesso nella provincia di Padova di recuperare 14.425,42 kg di cibo, coinvolgendo due associazioni beneficiarie e cinque scuole. La stima degli alimenti recuperati è stata di circa 11.562 kg, dato che evidenzia la stabilizzazione del processo di recupero avviato sul territorio dal progetto.


Le buone pratiche
Il gruppo di acquisto solidale Acli TuttoGAS nasce nel 2010 da un gruppo di persone che scelgono di cambiare le proprie abitudini di consumo attraverso una spesa settimanale responsabile, informata, di qualità, attenta all’ambiente e solidale. Un piccolo, importante contributo di valorizzazione e sostegno per la produzione locale.
Nella sede di via Bernardi 20 (Parr. SS. Trinità) ogni settimana 50 famiglie (numero in costante crescita) ritirano la loro spesa, effettuata online tra oltre 400 prodotti scelti da piccoli produttori e cooperative sociali che grazie al gruppo sono già oggi una realtà di rete territoriale di relazioni.
TuttoGAS, presente anche a Mestre, Mirano, Adria non è un negozio, ma un circolo aperto che mira a promuovere una cittadinanza attiva e consapevole mediante azioni concrete come il consumo critico. È un modo diverso di acquistare.

I numeri di Re.T.E. Solid.A. 2019/2020

Re.T.E. Solid.A. è un progetto di solidarietà pluridecennale, che attraverso il recupero delle eccedenze alimentari agisce sul territorio aiutando i soggetti in stato di difficoltà e contemporaneamente riducendo lo spreco alimentare.

Re.T.E. Solid.A. è il progetto di solidarietà promosso dalle Acli di Padova e Rovigo e sostenuto in parte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, attivo da più di 10 anni. Tale progetto ha come obiettivo il recupero di eccedenze alimentari (e non solo) provenienti dalla grande distribuzione organizzata, dalle organizzazioni di produttori e dalle mense scolastiche del territorio. Il progetto si inserisce negli obiettivi 2030 dell’Agenda europea e nazionale, in cui la lotta allo spreco alimentare si interseca perfettamente nei goal per uno sviluppo sostenibile: dalla lotta alla fame, al consumo ed alla produzione responsabile. Ridurre lo spreco alimentare significa anche prevenire la produzione di rifiuti, supportando e promuovendo la transizione verso un’economia circolare, dove quello che potrebbe rappresentare uno scarto ridiventa un bene utile e consumabile.

Re.T.E. Solid.A. dal 2008 ha perseguito l’obiettivo di una sempre maggiore efficienza e funzionalità della distribuzione legata alle tre filiere di recupero eccedenze: la grande distribuzione, la produzione agricola e la ristorazione collettiva. Inoltre si è impegnata anche nel lavoro di mappatura, individuazione e censimento dei soggetti beneficiari in grado di garantire una regolare e corretta gestione delle eccedenze.

I numeri di Re.T.E. Solid.A. 2.0 da agosto 2019 a febbraio 2020:

Filiera OP (Organizzazione dei Produttori)

7 distribuzioni per 127.399 kg di frutta recuperata, oltre 7545 persone raggiunte attraverso 68 soggetti (enti e associazioni), 208.082 euro (valore di mercato complessivo dei beni recuperati).

Filiera della G.D.O. (Grande Distribuzione Organizzata)

Da una prima stima, il valore della merce distribuita vale all’incirca 50.000 euro al mese. I dati ufficiali da parte delle catene coinvolte non sono ancora stati registrati.

Le attività coinvolte sono state il gruppo UNICOM, la catena Despar e Conad.

Filiera Ristorazione Collettiva

Grazie ad una nuova applicazione è possibile monitorare in tempo reale le eccedenze recuperate:

Da novembre 2019 al 21 febbraio 2020 sono stati ridistribuiti 1.793 kg di cibo cotto, equivalenti a quasi 10.000 porzioni!

Le scuole coinvolte sono: la Volta, la Leopardi, la Santa Rita, la Muratori e la Mantegna, tutte in territorio padovano. A Legnaro è stato coinvolto il centro cottura di Euroristorazione. Ad Albignasego le mense coinvolte sono quelle dell’Istituto Primario Bonetto e dell’Istituto Primario Rodari.

Oltre alle eccedenze delle 3 filiere possono aderire e quindi donare prodotti in eccedenza anche piccole aziende o altri produttori. Come ad esempio, sono stati donati 600 panettoni da una ditta destinati alla mensa dei Cappuccini e alle suore Salesie per le prime colazioni per un valore commerciale di 2.400€.

Re.T.E. Solid.A. e l’emergenza Covid19

L’emergenza Covid19 è stata l’occasione di mettere in campo l’organizzazione e la rete dei beneficiari di Re.T.E. Solid.A in collaborazione con la Protezione Civile della Provincia di Padova e con il CSV di Padova all’interno della campagna “Padova noi ci siamo”.

Più di 37.000 kg tra frutta, prodotti dolciari, riso e prodotti per la casa sono stati redistribuiti attraverso la rete attivata per rispondere ai nuovi bisogni emersi durante il periodo di lockdown.

Questi tre mesi di attività in emergenza hanno confermato ancora una volta che il sistema Re.T.E. Solid.A è flessibile ed efficiente, in grado di rispondere alle istanze dei soggetti in stato di fragilità in modo trasparente e democratico, mettendosi in rete con gli attori del territorio raggiungendo risultati ragguardevoli di riduzione dello spreco alimentare. La ricetta è semplice: Relazioni, Territorio, Economia, Solidarietà e Ambiente. Cioè Re.T.E. Solid.A.

Per informazioni sul progetto e su come prenderne parte potete scrivere a retesolida@padova.acli.it

Il prezzo delle disuguaglianze

Padova sarà la piazza principale della XXIV edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che coinvolgerà Veneto, Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano. Nell’ambito delle iniziative di avvicinamento al 21 marzo vi segnaliamo l’appuntamento che si svolgerà il 7 marzo 2019 alle ore 18:00 presso l’Aula Magna – Enaip Veneto, Via Ansuino Da Forl’ 64, Padova.

Saluti di Marta Nalin, assessore al sociale, alle pari opportunità e alla partecipazione del Comune di Padova.

Inverventi:

Marco Lombardo, Coordinamento di Libera Padova
Don Luca Facco, Direttore della Caritas di Padova
Massimiliano Monterosso, Acli Padova – Preogetto RE.T.E.SOLIDA
Roberta Callegato, Direttrice Enaip Veneto Padova

Modera Gianni Cremonese, presidente ACLI provinciale di Padova

Tratto da: https://www.libera.it/schede-723-il_prezzo_delle_diseguaglianze

Concorso “Una ricetta contro lo spreco”

Le Acli di Padova, grazie ai fondi del 5per1000, promuovono un concorso per le scuole della provincia per la raccolta di ricette contro lo spreco. Coinvolgendo le famiglie, i ragazzi dovranno elaborare delle ricette che promuovono il riutilizzo di cibo che troppo spesso finisce nella spazzatura.

I numeri e le statistiche parlano di sprechi incredibile nelle varie fasi della produzione e distribuzione dei prodotti alimentari, ma è a partire dalla nostra tavola (e dal nostro frigo!) che ciascuno di noi può dare un contributo significativo. In un anno si stima che una famiglia media getta nella spazzatura il 17% dei prodotti ortofrutticoli comprati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini, producendo una perdita per di quasi 1.700 euro, senza contare l’enorme quantità di risorse naturali utilizzate per preparare quei prodotti.

Le migliori ricette raccolte saranno pubblicate in una raccolta anti spreco sul sito delle ACLI di Padova, e la scuola vincitrice potrà usufruire di un buono spesa per materiali didattici di 1500€!!!

Venite a cucinare con Nonna Etta!

Rete solida: ovvero come Acli Padova e Rovigo assieme a fondazione Cariparo convertono il recupero degli sprechi di produzione in ricchezza collettiva

In Italia si produce troppo e si spreca ancora di più: i dati di Last Minute Market registrano che mediamente in un anno quasi il 3% della produzione agricola rimane in campo, ossia l’equivalente di circa 1,2 milioni di tonnellate di prodotto agricolo, mentre nell’industria agroalimentare lo spreco ammonta al 2,6%, per un totale di circa 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Situazione critica anche per la grande distribuzione, se si pensa che nei centri agroalimentari all’ingrosso ogni anno una percentuale che varia dall’1 all’1,2% viene gestita come rifiuto (circa 118.317 tonnellate), mentre il canale distributivo perde circa 270.776 tonnellate.

In questo scenario si colloca il progetto di solidarietà Rete Solida, avviato nel 2012 e promosso dalle Acli di Padova e Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di Comune di Padova, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Prefettura di Padova, Caritas diocesana di Padova e di altri enti pubblici e del privato sociale, con il supporto tecnico di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che nel 2000 ha messo a punto il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione organizzata.

Attraverso la costruzione di una rete territoriale di economia solidale, finalizzata a diffondere azioni per il recupero di beni, alimentari e non solo, provenienti dal circuito produttivo e commerciale – mense scolastiche, grande distribuzione, organizzazioni di produttori -, il progetto mira al sostegno delle fasce più deboli grazie al supporto delle realtà senza scopo di lucro locali. A pochi giorni dalla giornata nazionale contro lo spreco alimentare del 5 febbraio, i promotori di Rete Solida fanno oggi un primo bilancio degli obiettivi raggiunti dal progetto, in termini di prodotti raccolti e recuperati, risparmio economico, coinvolgimento di enti, aziende e associazioni, infine di beneficiari finali.

Si tratta di numeri particolarmente significativi e che esprimono un potenziale assai alto per il seguito del progetto. A partire dal recupero dei pasti cotti e non consumati di alcune mense scolastiche di Padova e provincia, che nel solo 2014 ha visto raccolte oltre 10 tonnellate di cibo (mediamente 40 pasti al giorno) per un valore di circa 30mila euro. Dati importanti anche sul fronte della grande distribuzione e della produzione agricola: nel 2014 i 12 punti vendita e numerose cooperative di produttori agricoli coinvolti hanno ridistribuito – tra prodotti invenduti, merce in scadenza ed eccedenze – 156.538 chili di beni per un valore di circa 331mila euro. Per quanto riguarda i prodotti non alimentari recuperati (cosmesi, detersivi,…) si stima un valore di circa 20mila euro.


Buone notizie anche per l’anno appena iniziato: cresce, infatti, il numero dei punti vendita coinvolti nella raccolta, che nel 2015 potranno raggiungere complessivamente, tra Padova e provincia, un totale di 25; le previsioni attendibili di recupero parlano di 516.236 chili di beni alimentari per un valore di 892mila euro.

Beneficiari degli interventi di Rete Solida le categorie più deboli, dalle famiglie a basso reddito alle mamme sole in difficoltà, dalle persone senza fissa dimora ai minori stranieri non accompagnati, dai disabili agli ex detenuti… a tutti i destinatari insomma di quelle realtà non profit del territorio che, quotidianamente con il loro lavoro, operano in aiuto dei più fragili: associazioni, cooperative, comunità di accoglienza, parrocchie…. Si calcola che le persone raggiunte dal progetto siano state nel 2014 più di 15.000.

Tra i punti cardine di Rete Solida anche l’obiettivo di prevenire le occasioni di spreco e contrastare uno stile di vita incurante del problema anche da parte dei singoli cittadini e delle famiglie. Basti pensare che, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market, in Italia lo spreco alimentare domestico – cibo ancora buono che finisce direttamente nei rifiuti – ha un “peso” di 200 grammi la settimana, per un valore di 800 euro a testa all’anno, ossia oltre 8 miliardi di euro complessivi. Se quindi in termini percentuali le famiglie sprecano di più della grande distribuzione, è necessario sensibilizzare e formare i consumatori a partire proprio dai nuclei familiari: per questo le Acli hanno anche avviato in alcune scuole superiori di Padova laboratori sperimentali per parlare del progetto e affrontare con i ragazzi i temi dello spreco.

Tratto da: https://www.padova24ore.it/rete-solida-ovvero-come-acli-padova-e-rovigo-assieme-a-fondazione-cariparo-convertono-il-recupero-degli-sprechi-di-produzione-in-ricchezza-collettiva/

Recupero del cibo e ridistribuzione: l’esperienza di Rete Solida

Lusinghiero il primo bilancio del progetto varato dalle Acli di Padova e Rovigo che mira al recupero di beni, alimentari e non solo, provenienti dal circuito produttivo e commerciale. Dopo un anno sono stati recuperati cibi, pasti pronti e detersivi per un valore di 400mila euro. E per il 2015 si punta al raddoppio

In Italia si produce troppo e si spreca ancora di più: i dati di Last Minute Market registrano che mediamente in un anno quasi il 3% della produzione agricola rimane in campo, ossia l’equivalente di circa 1,2 milioni di tonnellate di prodotto agricolo, mentre nell’industria agroalimentare lo spreco ammonta al 2,6%, per un totale di circa 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Situazione critica anche per la grande distribuzione, se si pensa che nei centri agroalimentari all’ingrosso ogni anno una percentuale che varia dall’1 all’1,2% viene gestita come rifiuto (circa 118.317 tonnellate), mentre il canale distributivo perde circa 270.776 tonnellate.

In questo scenario si colloca il progetto di solidarietà Rete Solida, avviato nel 2012 e promosso dalle Acli di Padova e Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di Comune di Padova, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Prefettura di Padova, Caritas diocesana di Padova e di altri enti pubblici e del privato sociale, con il supporto tecnico di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che nel 2000 ha messo a punto il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione organizzata.

Attraverso la costruzione di una rete territoriale di economia solidale, finalizzata a diffondere azioni per il recupero di beni, alimentari e non solo, provenienti dal circuito produttivo e commerciale – mense scolastiche, grande distribuzione, organizzazioni di produttori -, il progetto mira al sostegno delle fasce più deboli grazie al supporto delle realtà senza scopo di lucro locali. A pochi giorni dalla giornata nazionale contro lo spreco alimentare del 5 febbraio, i promotori di Rete Solida fanno oggi un primo bilancio degli obiettivi raggiunti dal progetto, in termini di prodotti raccolti e recuperati, risparmio economico, coinvolgimento di enti, aziende e associazioni, infine di beneficiari finali.

Si tratta di numeri particolarmente significativi e che esprimono un potenziale assai alto per il seguito del progetto. A partire dal recupero dei pasti cotti e non consumati di alcune mense scolastiche di Padova e provincia, che nel solo 2014 ha visto raccolte oltre 10 tonnellate di cibo (mediamente 40 pasti al giorno) per un valore di circa 30mila euro. Dati importanti anche sul fronte della grande distribuzione e della produzione agricola: nel 2014 i 12 punti vendita e numerose cooperative di produttori agricoli coinvolti hanno ridistribuito – tra prodotti invenduti, merce in scadenza ed eccedenze – 156.538 chili di beni per un valore di circa 331mila euro. Per quanto riguarda i prodotti non alimentari recuperati (cosmesi, detersivi,…) si stimaun valore di circa 20mila euro. Buone notizie anche per l’anno appena iniziato: cresce, infatti, il numero dei punti vendita coinvolti nella raccolta, che nel 2015 potranno raggiungere complessivamente, tra Padova e provincia, un totale di 25; le previsioni attendibili di recupero parlano di 516.236 chili di beni alimentari per un valore di 892mila euro.

Beneficiari degli interventi di Rete Solida le categorie più deboli, dalle famiglie a basso reddito alle mamme sole in difficoltà, dalle persone senza fissa dimora ai minori stranieri non accompagnati, dai disabili agli ex detenuti… a tutti i destinatari insomma di quelle realtà non profit del territorio che, quotidianamente con il loro lavoro, operano in aiuto dei più fragili: associazioni, cooperative, comunità di accoglienza, parrocchie…. Si calcola che le persone raggiunte dal progetto siano state nel 2014 più di 15.000.

Tra i punti cardine di Rete Solida anche l’obiettivo di prevenire le occasioni di spreco e contrastare uno stile di vita incurante del problema anche da parte dei singoli cittadini e delle famiglie. Basti pensare che, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market, in Italia lo spreco alimentare domestico – cibo ancora buono che finisce direttamente nei rifiuti – ha un “peso” di 200 grammi la settimana, per un valore di 800 euro a testa all’anno, ossia oltre 8 miliardi di euro complessivi. Se quindi in termini percentuali le famiglie sprecano di più della grande distribuzione, è necessario sensibilizzare e formare i consumatori a partire proprio dai nuclei familiari: per questo le Acli hanno anche avviato in alcune scuole superiori di Padova laboratori sperimentali per parlare del progetto e affrontare con i ragazzi i temi dello spreco.

Tratto da: http://www.vita.it/it/article/2015/01/29/recupero-del-cibo-e-ridistribuzione-lesperienza-di-rete-solida/129198/

RETE SOLIDA, IL PROGETTO CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

In Italia si produce troppo e si spreca ancora di più, tanto che nell’industria alimentare lo spreco annuale ammonta al 2,6% della produzione per un totale di circa 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Ed è in questo scenario che si inserisce il progetto “Rete Solida” avviato nel 2012. Un progetto che punta al riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione e al recupero dei pasti cotti e non consumati di alcune mense scolastiche, il tutto a sostegno delle fasce più deboli, come spiega ai nostri microfoni Massimiliano Monterosso, coordinatore delle Acli di Padova. Nel territorio di Padova e provincia, nel 2014 sono state raccolte 10 tonnellate di cibo dalle mense scolastiche, mediamente 40 pasti al giorno per un valore di circa 30 mila € e i 12 punti vendita con le cooperative di produttori agricoli coinvolti hanno ridistribuito oltre 156 mila kg di beni, per un valore di circa 331 mila €.

Tratto da: http://www.gruppotv7.com/ireporter/Notizie_e_politica/padova/2015/01/27/RETE_SOLIDA_IL_PROGETTO_CONTRO_LO_SPRECO_ALIMENTARE__128884.html

Rete Solida, i risultati del progetto

Recupero dei pasti cotti e non consumati dalle mense scolastiche, dei prodotti invenduti dalla grande distribuzione, delle eccedenze dalla produzione agricola, ma anche percorsi di educazione nelle scuole. Queste le principali azioni di “Rete Solida”: un progetto di solidarietà promosso dalle Acli provinciali di Padova e Rovigo, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di Comune di Padova, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Prefettura di Padova, Caritas Diocesana di Padova e di altri enti pubblici e del privato sociale e il supporto tecnico di Last Minute Market.

Obiettivo primario di “Rete Solida” il sostegno alle categorie più deboli, con particolare attenzione alle famiglie a basso reddito dell’area di Padova e Rovigo, attraverso la costruzione di una rete territoriale di economia solidale
– pubblica amministrazione, enti, aziende e organizzazioni non profit – finalizzata a promuovere la diffusione di gruppi di acquisto e iniziative per il recupero di beni (alimentari e non solo) provenienti dal circuito produttivo e commerciale, poi distribuiti dalle organizzazioni senza scopo di lucro del territorio.

Avviato nel 2012, il progetto è pronto ora a raccontare i suoi significativi risultati, in termini di coinvolgimento di enti, aziende e associazioni, di aiuto alle famiglie, di riduzione degli sprechi, recupero di prodotti e best practice: lo farà a Padova, martedì 27 gennaio alle ore 10.00, con il convegno “Da spreco a risorsa: la rete a sostegno della solidarietà”, che si terrà presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in piazza Duomo 14.

Dopo i saluti istituzionali di Marina Bastianello, vicepresidente della Fondazione Cariparo, Alessandra Brunetti, assessore al Sociale, integrazione e convivenza e alle Politiche scolastiche del Comune di Padova, don Luca Facco, direttore della Caritas di Padova, Gianni Cremonese, presidente delle Acli Padova, e Luca Gianesella, presidente delle Acli Rovigo, a illustrare l’iniziativa e gli importanti obiettivi raggiunti, interverranno: Matteo Altavilla, della presidenza delle Acli di Padova, che presenterà il progetto, Matteo Guidi di Last Minute Market, che farà il punto su quanto si spreca in Italia, e Massimiliano Monterosso, coordinatore di sistema delle Acli di Padova, che numeri alla mano spiegherà i risultati di Rete Solida; a seguire, la parola andrà alle associazioni, le cooperative, le aziende e i gas coinvolti nel progetto. Modera l’incontro Marco Ferrero, vicepresidente delle Acli del Veneto.